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Sua madre sgranò gli occhi del tutto, e rispose colla voce rauca:
— Pover’uomo!
Finalmente si udì tornare il pover’uomo, strascicando i passi nella via. Appena entrato si lasciò andare sul canapè, quasi avesse le gambe rotte, disfatto, col cappello in testa e il bastone fra le mani. E come le donne lo interrogarono ansiose, si mise in collera per darsi animo.
— Che volete adesso? Avete perso la mula, e andate cercando la cavezza? Mi hanno riso in faccia quando hanno sentito che il rapitore è più giovane di mia figlia. Capite, donn’Anna? Al giorno d’oggi non c’è polizia, nè giustizia, nè niente! Capite? Se la serva vi ruba le posate, dovete produrre i testimonii. Se uno vi ruba la figliuola, dovete dichiarare quanti anni ella abbia!
— Non han portato via nulla; rispose donn’Anna tuttora assonnata. Ho passato in rivista anche le posate.
— Hanno portato via il nostro onore, donna