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— Lasciali stare! borbottò suo marito. Son villani superbiosi!

— Anch’io sono superba, disse Elena secco secco.

E non cessava dal ripetere:

— Spicciati a conchiudere questo affare della vendita. Mille lire dippiù o di meno non fanno nulla. L’importante è tornar presto in città, e che tu ripigli la professione.

Egli rispondeva che era in trattative con Brancate, il vicino, il quale se odorava la premura di vendere l’avrebbe menato per le lunghe, onde strozzarlo.

— Ah! esclamava Elena. È così? Che bella gente!

In questo mentre ingannava il tempo coi preparativi della partenza, faceva e disfaceva 1 bauli, poi tornava a sbadigliare dietro i vetri del balcone, a guardare la pioggerella fina d’autunno che cadeva sempre. Ogni volta vedeva il barone piantato sulla porta del casino, si sentiva attratta insensibilmente verso di lui dalla monotonia di quella vita che li accomu-