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trava la vendita, e ritardava la partenza. Oramai si sentiva scacciata dal paese, insultata da quelli stessi che erano andati a divertirsi nella sua campagna, ed a bere il suo vino. Allora, aggrottando le sopracciglia, diceva:
— Alla fin fine, se tu avessi sposata una serva, i tuoi parenti non avrebbero potuto far peggio!
Un giorno il marito commosso, quasi colle lagrime agli occhi dal giubilo, la pregò di affacciarsi alla finestra che dava nel cortile, perchè sua madre voleva conoscerla dal finestrino dirimpetto. Elena accondiscese senza esitare, ma egli lesse tale ironia sottile nella sua premura che credette di dover aggiungere:
— Sai, quella povera donna è fra l’incudine e il martello. Mio zio è ostinato, ma è il sostegno della famiglia!
E le teneva le mani, fermandola un momento, fissandola cogli occhi lustri, palpitante. A lei non piacevano quelle debolezze sentimentali. Estrasse le sue mani e andò alla finestra.