Pagina:Verga - Il marito di Elena.djvu/137


— 127 —

dava al sole di novembre dietro i vetri, agghiacciata dal primo freddo, dondolando il piede, pigliando pochissima parte alla conversazione e quel poco dedicandolo quasi esclusivamente a suo marito. Don Peppino aveva chiesto se si fermassero ancora qualche tempo in villa, Elena aveva risposto:

— Finchè mio marito vorrà starci io non mi annoierò di certo.

Il marito dovette andare a prendere una lettera che aveva preparato per sua madre, e che don Peppino si era offerto di recapitare. Rimasta sola col barone, Elena riprese vivamente la conversazione, quasi temesse di lasciarla languire. Ma il suo interlocutore non l’ascoltava più, quantunque tenesse gli occhi fissi su di lei, facendosi sempre più smorto. Tutt’a un tratto, con voce malferma, le chiese:

— Mi avete perdonato?

— Che cosa? rispose Elena tranquillamente.

Egli non insistette, fece per alzarsi, ricadde sulla sedia. Infine le prese la mano, sinceramente commosso.