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licata, che avevo visto circondata da tutti gli splendori del lusso, s’inginocchiò dinnanzi al mio povero camino, affumicato e pieno di cenere, e cercò di rianimare le poche bracie. Io andavo attorno per vedere che cosa potessi sacrificare al gran freddo che faceva. Ella si avvide del mio imbarazzo e mi disse:
— Vogliamo andare a prendere il thè?
— Dove?
— A casa mia.
— Ma come? a piedi?
— A piedi come due scapati. Voi mi darete il vostro mantello.
— Andiamo.
Faceva un freddo da gennaio; le strade erano tutte bianche di neve; ella tremava. Allorchè fummo in piazza d'Azeglio, il mio primo sguardo cadde sa quelle finestre del primo piano, ancora illuminate. Ella, che