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pata, e soggiunse, quasi per non darmi il tempo di rispondere:

— Come siete fatti voialtri artisti!

Nuovo silenzio, oscillante di vibrazioni arcane, e pieno di turbamenti misteriosi.

— Ho conosciuta molta gente, ma non un artista, diss’ella. Dicono che sono così matti. Vi ho guardato con curiosità per questo. Ve ne siete accorto?

— Sì.

— Ma non ho visto nulla! Vi credo troppo superbi per lasciarvi scorgere.... Avrei una grande curiosità di leggervi in cuore le vostre stranezze. Vi guardo quasi come un animale curioso.

E rideva schietta, ingenua, scoprendo i suoi piccoli denti bianchi e lucidi.

— Non vi faccio paura? le dissi ridendo.

— No!... No! rispose stringendomi la mano. Siete stato così buono verso di me!