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quello letterale, e nell’accento della voce erravano certi suoni che ricercavano le più intime fibre del cuore.
— È vero che i Siciliani sono gelosi? mi domandò dopo qualche istante.
— Nè più nè meno degli altri.
— Voi non siete geloso?
— Non lo sono mai stato.
— Non avete amato?
— No.
— Giammai?
— Giammai.
Mi affissò alcuni istanti e riprese:
— Siete innamorato dell’arte vostra?
— Sì.
— Come di una donna?
— Come di una donna.
— Come lo sapete se non avete mai provato l’amore della donna?
Parve sorpresa ella stessa della sua scap-