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con tutta naturalezza, rompendo improvvisamente quel silenzio che serabravami eterno, benchè non durasse da due secondi. Oh, non mi dite nulla, soggiunse con un grazioso movimento del capo; è così!

E si tacque nuovamente, guardò al di fuori, si passò a più riprese le mani su quei ricci ribelli, e di quando in quando mi affissava sempre con quello sguardo insistente.

— Di dove siete? mi domandò.

— Sono siciliano.

— È assai lontana la Sicilia?

— Sì.

— Più lontana di Napoli?

— Sì.

— Avete visto il San Carlo di Napoli?

— No.

— Io ci andrò forse in dicembre.

Era una conversazione bizzarra, in cui le parole avevano tutt’altro significato di