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tanti splendori, che non avea nulla di terreno!... proprio io!... E in me successe una lotta di mille pensieri diversi, e l’intima soddisfazione ch’ella avesse letto il mio articolo, avesse scorto una parte del mio cuore, e ne fosse lieta, e la ripugnanza di svelare al pubblico e a lei stessa il segreto delle mie impressioni, e il timore che esse fossero giudicate ridicole.... Se ella mi trovasse ridicolo?
Non ebbi neanche un istante il coraggio di pensare ad accettar quell’invito. Eppure ero felice, tutto solo nella mia cameretta, fantasticando cogli occhi fissi sulla fiamma del caminetto.
A un tratto fu suonato il campanello con violenza, ed io mi scossi bruscamente. Udii nell’andito la voce di Giorgio. — E così, mi disse entrando, che cosa fai? Non hai ricevuto il mio biglietto? — Sì, ma... —