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— Odii quell’uomo?

— Sì! mormorò coi denti stretti, e l’ucciderò!

— Per colei?

— Sì!

— L’ami?

Egli trasalì.

— La odio! la disprezzo! Vorrei morderla, vorrei schiaffeggiarla!... vorrei pestarmela sotto i piedi!

Tossì di nuovo, e soffocò la tosse col fazzoletto.

Questa volta lo sforzo fu così violento, che egli chiuse gli occhi, e sulle sue guancie pallidissime passarono certe fiamme di malaugurio. Allorchè riaprì gli occhi, mi sembrò di vedere un cadavere. Egli mi disse con voce stentorea, che si era intieramente cambiata da un istante all’altro:

— Tu lo vedi, se non muoio di spada,