di perderci la testa io?... E neanche voi altri ce l’avete.... voi che v’isterilite il cuore mentre la giovinezza fugge come un lampo! Tu, vedi, sei giovane, sano e forte.... tu mi guardi forse con maggior sorpresa che compassione, e domandi a te stesso come mai sia possibile che la vitalità che senti in te rigogliosa e robusta possa giungere a tanta miseria di deperimento.... Eppure, tu lo vedi! Tutta cotesta robustezza, tutta cotesta forza.... un soffio.... e se ne vanno! e l’uomo.... l’uomo che sente dentro di sè ancora intatto tutto questo inesplicabile mistero di desiderii, di speranze, di gioie e di dolori, che la malattia non ha nè indebolito, nè ucciso, l’uomo che lo sente più forte e tumultuoso quanto più infiacchiscono le sue forze, domanderà a sè stesso, come te, cosa sia dunque questa vita, e questa incognita che chiamano cuore!... Chi lo può