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il capo, e fissò un lungo sguardo negli occhi di sua madre. Negli occhi della madre e in quelli del figlio non c’erano lagrime: c’era una mutezza che spezzava il cuore.
— Mamma! disse Enrico, e la sua voce fioca vibrava come una carezza in quella dolce parola. Ecco un mio amico. Tu gli vuoi bene, non è vero?
La povera donna mi stese la mano, ed io la baciai religiosamente.
— Dove sono gli altri? domandò Enrico con la curiosità inquieta, particolare al suo stato.
Tuo padre è andato ad accompagnare il medico, e l’Agatina è andata a coglierti una manata di gelsomini che ti piacciono tanto.
— Il medico!... mormorò il moribondo con accento che stringeva il cuore.