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in bocca. Ci fu uno scambio generale di saluti fatti in silenzio. Quei due uomini si guardarono senza batter ciglio, come se non si fossero conosciuti giammai.

Gli uccelli cominciavano a pispigliare, e un raggio indorato corse come una freccia sui rami più alti. Il conte accese un’altra sigaretta mentre si compivano le formalità preliminari, ed uno dei testimoni alzò il naso verso il cielo e disse:

— Sarà una bella giornata.

Poscia tutti i sigari si spensero, e tutti i volti assunsero la maschera di circostanza.

Enrico si tolse l’abito e lo piegò accuratamente posandolo in terra; vi sovrappose il cappello, rimboccò le maniche della camicia sino al gomito, prese la spada che gli presentavano, la piegò in tutti i sensi sulla punta del piede, e frustò l’aria con