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— Sapevo la tua risposta; è vecchia come il tuo travestimento.

— Da arlecchino d’onore, no! Anzi, per provarti che non sono un ciarlatano, ti dirò quelli di lei — e accennò a Eva — non i segreti del suo cuore, poichè non ne ha; ma posso dirti quelli della sua vita.

Eva fece un movimento per alzarsi, come se avesse perduta la testa, e agitò due o tre volte le labbra pallide senza poter parlare. Attorno a quel gruppo si era formato un cerchio di curiosi, di cui il centro era occupato da quei due uomini che si sorridevano. Ci fu un istante di silenzio. Evidentemente il conte avrebbe fatto a meno di quella lotta di frizzi, ma poteva trarsi indietro? Enrico gli sorrideva, sempre, col suo viso cadaverico e gli occhi luccicanti come quelli di un fantasma.

— Ah! davvero? E come li sai? disse