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e che son più pazzo di prima, e che son geloso non del tuo cuore, ma del tuo corpo, e che un lembo della tua veste se mi tocca mi fa perdere la testa, perchè non seguitare, se non ad amarmi, almeno a lasciarti amare?

Eva mi guardò in viso in modo singolare e mi disse tranquillamente:

— Perchè ho più giudizio di te.

— Non mi ami più?

— No.

— Perchè sei venuta dunque? perchè sei venuta? dimmelo, maledetta! maledetta! Fu un capriccio?...

— Sì.... e se durasse sarebbe una follia.... e per te e per me.

Allora io andai all’uscio senza far motto, e l’apersi.

— Senza rancore! diss’ella stendendomi la mano.