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spensierata, con quei suoi sguardi sorridenti come ad un fratello, col profumo del suo fazzoletto e coi talloni dei suoi stivalini, ella si levò tranquillamente, come se mi avesse fatto una visita, e mi stese la mano. — Se ne andava! erano due ore doveva andare dalla modista, dalla sarta, da Marchesini, e fare un giro alle Cascine; alle sei poi davano in tavola — mille ragioni inoppugnabili! Io chiusi la porta e le presi le mani; ella me le strappò, e si mise a correre per le stanze, ridendo, folleggiando come una bambina, e poi mi si abbandonò tutta tremante, collo stesso sorriso, con un movimento infantile e inebbriante.