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veniva dalla finestra era così allegro, diceva tante belle cose della giovinezza, dell’arte, dell’avvenire, della mia famiglia, cui non avevo rivolto il pensiero sino a quel giorno senza una spina nel cuore, che mi trovai con sorpresa l’animo in festa; esso non voleva rammaricarsi ad ogni costo dell’abbandono di Eva.
Scrissi ai miei genitori; fumai la mia pipa; riordinai tatti i miei utensili da dipingere, come se non dovessi che ritornare all’arte perchè l’arte mi sorridesse, e non pensai ad Eva che pel dispetto di aver trovato fra la cenere del caminetto una busta mezzo arsa, ove l’indirizzo di lei era scritto con quello stesso carattere elegante della lettera che accompagnava il braccialetto del conte Silvani, e per quel biglietto di cinquecento lire che, tutto sdegnato, misi nel portafogli, col fermo propo-