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amiamo più. Le asprezze, i diverbi, le amarezze, sono accessori. Domani forse saremmo arrivati a picchiarci! Ti lascio, e credo fare del bene anche a te. Tu hai bisogno di sognare per buscarti gloria e quattrini; io non ho che la mia giovinezza, e bisogna che ne approfitti se non voglio andar a finire all’ospedale. Tu hai il cuore buono; ti ho parlato con franchezza, e credo perciò di non lasciarti in collera. Io ti voglio sempre del bene e te lo proverò, quando potrò. Eccoti 500 lire.„



Devo confessare che la prima impressione destatami da quella lettera fu di sollievo. Tutto quello che c’è di falso e di