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— Sì, rispose seccamente.
Allora, irritato da tanta calma, le domandai brutalmente:
— Perchè l’avete bruciata?
— Perchè non vi riguardava.
Perdei la testa: — È vero, le dissi, io non posso farvi dei regali di duemila lire!
Ella si rizzò come se l’avessi morsa al cuore, pallida, con certe lagrime ardenti negli occhi, e mi disse con un accento che non dimenticherò giammai:
— Adesso siete più che ingiusto, e più che cattivo!
C’era tanta collera nel mio cuore, che non ne fai scosso. Rimasi com’ero, appoggiato al caminetto, duro, pallido, fosco. Ella fece due o tre giri per la camera, asciugandosi dispettosamente le lagrime; poi venne a me all’improvviso; prese le mie