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— Tu mi dai il tuo amore che vale assai dippiù!
Io sorrisi amaramente.
Si parlò un po’ di tutto, ora serii, era innamorati, ora quasi giulivi. Ad un tratto le gettai fra i piedi questa domanda, che la fece trasalire, tanto era fatta bruscamente:
— Chi t’ha regalato quel gioiello? Ella rispose con la maggior franchezza:
Saresti geloso di lui? soggiunse vedendo che m’ero fatto serio.
— Oh, avrei torto!
— E avresti torto davvero! esclamò dessa con tale accento dignitoso che mi umiliò.
— Eva, perdonami! esclamai quasi fuori di me. Io m’avveggo che sono ingiusto e cattivo! Faccio dispetto a me stesso!... Ma son geloso! orribilmente geloso!
Per tutta risposta ella mi diede un bacio.