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mia arte, di me, del mio paese; — giammai ella non mi aveva parlato della mia famiglia: era una circostanza che incominciava a sorprendermi. Era delicatezza? era istinto di gelosia?

Allorchè partivo, sull’alba, ella mi richiamò, mi attirò sui guanciali, allacciandosi tenacemente al mio collo, e mi domandò collo stesso tono della prima volta, come se tra la prima domanda e la seconda non ci fossero passate tutte quelle ore e quelle follie. — Che hai?

— Nulla.

— Oh, non partire così esclamò colle lagrime nella voce.

— Perchè me lo domandi? Non mi ami? Non ti amo? Non siamo felici?

Ella appoggiava la testa sul cuscino, rivolta dalla mia parte, e mi affissava senza parlare, coi suoi occhi azzurri pieni di lagrime.