Pagina:Verga - Eva.djvu/124


— 118 —

Io so bene ch’è assai meglio non esser costretti a far buon viso a quelli che sono uggiosi, e a soffrire delle galanterie insolenti. Ma che vuoi farci? Non son nata duchessa!

Venne a sedermi sulle ginocchia; mi cinse il collo delle sue braccia, e mi baciò a più riprese.

— Andiamo, via! non piangere, bambino mio! amor mio! non piangere! mi fai male! Io ti amo davvero, sai! Non ho nulla a sperare da te, anzi potresti nuocermi, vedi che son sincera! Mi credi dunque che ti amo?

— Se tu non mi amassi così io farei una cosa semplicissima, mi ucciderei.

— Ah! no! esclamò dessa con quel suo riso da bambina, tenendosi appesa al mio collo colle mani intrecciate, e dondolandosi sulle mie ginocchia. Non voglio che tu ti uccida perchè sei il mio amore, il mio amore