Pagina:Verga - Eva.djvu/118


— 112 —

serratura. Lo feci con un gran battito di cuore — non di vergogna, ma di paura. Quand’ella venne da me, mi trovò così pallido e corrucciato, che mi domandò dolcemente che cosa avessi. Io le dissi con amaro sorriso:

— Che persone son quelle, Eva?

— Oh, della miglior società.

— Infatti sembrava che si tenessero molto al di sopra di voi. Vi fumavano in faccia!

— Hai visto?

— Sì, esclamai con un sogghigno dove cercai di mettere tutto il fiele che avevo in cuore.

Ella non mi rimproverò la mia indiscrezione.

— Hai fatto male, mi disse semplicemente facendosi triste.

— Ho avuto torto, lo so.