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lei all’alba, di nascosto, come un ladro che viene dal rubare il paradiso.

Provavo sgomenti inesplicabili; di tratto in tratto il cuore mi palpitava di gioie improvvise, acri e dolorose; sentivo arcane ed infinite ispirazioni artistiche che non avrei neppur tentato di esprimere, e impotenze desolanti.



Ella mi amava veramente. Quell’amore sarà stato un capriccio, ma in quel momento era sincero. Le arrecava paura e diletto. Delle volte mi guardava timidamente, all’improvviso mi saltava al collo, ebbra anch’essa d’amore. Aveva certe strane curiosità di sapere come fosse fatto il mio cuore che l’amava in tal modo. Mi chiu-