Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 98 — |
— Alla stessa ora. Mi aspetterai in teatro?
— Sì.
— Anzi fai così: m’aspetterai in fiacre, in piazza Santa Maria Nuova. Verrò a trovarti io stessa. Prendi il fiacre numero nove; mi piace il numero nove; è la data del giorno in cui mi hai conosciuta. Ora che farai?
— Come vuoi ch’io te lo dica se non lo so... se non ho più testa, se ho la febbre!
Ella aveva i capelli disciolti, e me ne sferzava il viso con certi movimenti felini. — Ebbene, mi disse, se hai la febbre vai a casa.
— No, starò a vederti dormire!
— Eh?!
— Starò a guardare le tue finestre, e ti vedrò dormire.
Ella sorrise in modo inesprimibile, e mi avventò un bacio come un morso.