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— Bambino! bambino mio bello!

Ad un tratto si fece seria; mi affissò con certi occhi attoniti, e mi disse:

— Mi pare di amarti davvero — guarda! Saltò dalle mie ginocchia come un uccello, corse all’uscio, e girò la chiave.

— Buona notte, signori! disse, e volgendosi verso di me, con uno scroscio di riso infantile: — Se ci vedessero!

Si udì uno scoppio di voci e di recriminazioni al di là dell’uscio.

— Ho sonno! ripetè Eva. Buona notte!

— Che imbecilli! soggiunse quindi, si credono in diritto di annoiarmi anche quando sono felice!

Stette ad ascoltare, e ripigliò dopo alcuni istanti:

— Se ne vanno; finalmente! Verrai domani, non è vero?

— Sì.