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E quand’io la baciavo, quand’io la soffocavo di carezze deliranti, ella metteva un piccolo grido — un grido pieno d’amore e di voluttà.
— Ahi! mi fai male! esclamava.
Si svincolò ridendo dalle mie braccia; mi guardò fiso, con quegli ardori negli occhi, stendendo le mani per tenermi discosto, ed esclamò:
— Come sei bello! Come devi amar tu! — Vieni, soggiunse sottovoce, prendendomi per la mano. Zitto! vien qui! accanto a me!
Lisciava i miei baffi, arruffava i miei capelli e li intrecciava coi suoi; mi prendeva la testa fra le mani per guardarmi a lungo negli occhi, e mormorava:
— Bambino! bambino mio bello!
Ad un tratto si fece seria; mi affissò con certi occhi attoniti, e mi disse:
— Mi pare di amarti davvero — guarda!