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— Giammai.

Mi affissò alcuni istanti e riprese:

— Siete innamorato dell’arte vostra?

— Sì.

— Come di una donna?

— Come di una donna.

— Come lo sapete se non avete mai provato l’amore della donna?

Parve sorpresa ella stessa della sua scappata, e soggiunse, quasi per non darmi il tempo di rispondere:

— Come siete fatti voialtri artisti!

Nuovo silenzio, oscillante di vibrazioni arcane, e pieno di turbamenti misteriosi.

— Ho conosciuta molta gente, ma non un artista, diss’ella. Dicono che sono così matti. Vi ho guardato con curiosità per questo. Ve ne siete accorto.

— Sì.

— Ma non ho visto nulla! Vi credo troppo superbi per lasciarvi scorgere... Avrei una grande curiosità di leggervi in cuore le vostre stranezze. Vi guardo quasi come un animale curioso.