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— A meno che il conte non prenda in santa pace la scommessa.
— Qual conte?
— Il conte Silvani, il trovatore.
— Ma puoi anche uscirne vincitore....
— Perbacco! esclamò con sinistro entusiasmo. Lo so!
— Ma adesso hai la febbre; non vorrai aspettare qualche giorno?
— La febbre non mi lascia mai. Ma che importa!... Anzi!... Vedi se il pugno trema!... e lo guardava con triste soddisfazione; vedrai come ci starà bene la spada!
— E la tua famiglia?
— Povera mamma! diss’egli passandosi il guanto sugli occhi.
— Non vorrai vederla?
— No!
— No, ripetè dopo un breve silenzio in tuono tutto diverso e afferrandomi le mani. Non ne ho il coraggio.
Le lagrime gli luccicavano nell’orbita, e sentii che quelle lagrime mi facevano bene.