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Egli mi guardò sorpreso, come se avesse rotto il filo logico di premesse bene stabilite, e rispose tranquillamente:

— Ma io potrei anche essere ucciso, invece di uccidere.

E ne parlava con calma sinistra.

— Che?

— To’! non ti rammenti della scommessa?

Allora il vero scopo di quella follia mi balenò in mente nudo e minaccioso.

— Ti batterai?

— Oh!! esclamò con un sorriso indefinibile che era quasi lugubre su quel volto cadaverico.

— Odii quell’uomo?

— Sì! mormorò coi denti stretti, e l’ucciderò!

— Per colei?

— Sì!

— L’ami?

Egli trasalì.

— La odio! la disprezzo! Vorrei morderla, vorrei schiaffeggiarla!... vorrei pestarmela sotto i piedi!

Tossì di nuovo, e soffocò la tosse col fazzoletto.