Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 183 — |
dulgenza... come tutti quelli che se ne vanno verso coloro che rimangono...
— Enrico! esclamai stringendogli le mani con dolce rimprovero, e rivolgendo involontariamente uno sguardo alla madre di lui.
Anch’egli rivolse gli occhi su di lei, e dopo alcuni secondi di angosciosa contemplazione gli si riempirono di lagrime.
— Mamma! le disse dopo una qualche esitazione, non vorresti dire all’Agatina di fare anche un mazzolino pel nostro amico?
La povera madre si levò in silenzio, e si allontanò.
Rimasti soli ci guardammo senza aprir bocca. Nessuno di noi due trovava la prima parola, e quel suo sguardo mi trafiggeva il cuore.
— Io muoio!... diss’egli finalmente, con un accento che non potrò mai dimenticare. Tu lo vedi!...
Non potei frenare le lagrime, e gli strinsi la mano con forza.
— Coraggio, povero amico mio!
— Credi dunque che mi rincresca di morire?...