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E senza precipitazione, con quella calma che non l’avea abbandonato un solo istante, si chinò su di Eva, la quale era quasi fuori di sè, e non si aspettava certamente quell’eccesso di follia, e la baciò sulla guancia.

Il conte si rizzò come un fulmine, e gli applicò un sonoro schiaffo.

— Oh, oh, esclamò Enrico senza scomporsi, sorridendo ancora del suo lugubre sorriso, e passandosi la manica sulla guancia rossa. Vedi che avevo ragione di non bere alla tua salute.



Le condizioni del duello furono stabilite quasi subito fra due amici del conte e due dei giovanotti che avevano impegnata la scommessa con Enrico. Silvani era partito. Io accompagnai il mio amico che sembrava sembrava diventato tutt’altro; era indifferente a tutto, anzi un po’ inebetito come quando girava fra la calca del veglione. I suoi