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— No.

— Perchè sei venuta dunque? perchè sei venuta? dimmelo, maledetta! maledetta! Fu un capriccio!...

— Sì... e se durasse sarebbe una follia... e per te, e per me.

Allora io andai all’uscio, senza far motto e l’apersi.

— Senza rancore! diss’ella stendendomi la mano.

E lasciandola cadere dopo aver aspettato inutilmente, soggiunse:

— È pure una gran disgrazia che siate fatto così!

Uscì stringendosi nella veste per non toccarmi. Io corsi a nascondere il viso e le lagrime nei guanciali ancora odorosi del profumo dei suoi capelli.