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presa, con cert’aria ingenua che possedeva ancora. Dimmi come amano le gran dame — e annodava i nastri del ano cappellino.
— Come le piccole.
— Adulatore! Ma io perdo il mio tempo con te! Addio.
— Verrai a trovarmi?
— No.
— Verrò io?
— No.
— Come, no! Ma non capisci che ho bisogno di vederti!
Ella mi guardò in volto e scoppiò a ridere.
— Proprio? mi disse.
— Come dell’aria per respirare!
— Sei pur stato tanto tempo senza, e non sei morto!
— Perchè sei venuta dunque, maliarda? perchè mi hai fatto ardere il sangue colle stesse febbri?...
Ella si guardò nello specchio, con quel sorriso! e mi disse:
— Ero gelosa!
— Dunque mi ami!