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— Ella deve aver bisogno di riposo; riprese poco dopo il dottore dolcemente. Approfitti di questa breve ora in cui l’inferma dorme....
— E quando non potrò vederla più?
Il vecchio chinò il capo.
— Mi pare impossibile che non debba vederla più! mormorò poscia Alberto come fra di sè.
E un istante dopo:
— Che cosa diverrà, dottore?
Costui alzò un dito al cielo. Alberto vi rivolse gli occhi anche lui, seguendo macchinalmente quel gesto. Poscia fissando sul medico uno sguardo singolare:
— Ella non è materialista, dottore?
— Non sono uno scienziato, sono un povero medico di campagna. Ho assistito a molti momenti simili, ed ho visto molti dolori....
— Ha visto morire delle persone care?
— Sì!
— Dev’esser così! mormorò Alberti, dopo alcuni istanti di meditazione.
E rimase colla fronte fra le mani, e i gomiti sui ginocchi.
Di tanto in tanto l’inferma era agitata da scosse convulsive, e tremava tutta; sembrava tormentata persin nel sonno da un’arcana ambascia. Allora Alberto levava il capo, fissava su di lei gli occhi ardenti di febbre, e quando la sua respirazione si faceva più calma, tornava a chinarli a terra.
Improvvisamente fu scosso da un rantolo, la mori-