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Alcune volte Alberti era più triste del solito, però senza motivo. Saettava alla sfuggita sulla moglie, quasi inavvedutamente, uno sguardo scrutatore, impallidiva o arrossiva senza volerlo se per caso Adele sembrava più melanconica, o più allegra, o più pensosa del consueto. Non osava rivolgerle la più lontana domanda, indispettivasi contro se stesso, e le chiedeva tacitamente perdono di non so quali sospetti baciandola con effusione. Pensava spesso a Belmonte con melanconica dolcezza, e si rimproverava il suo egoismo. Il suo triste passato gli si rizzava dinanzi come il fantasma della pena del taglione.