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XLI.


Dopo alcuni giorni Alberti si presentò all’anticamera di sua cugina, e le fece ricapitare il seguente biglietto:


«Ho bisogno di vedervi e di parlarvi. So di avervi fatto un affronto mortale, e son venuto alla vostra porta affinchè possiate farmi scacciare se volete.»


Il domestico ritornò dicendo; — Passi.

Egli entrò, un po’ turbato, ma con passo fermo.

Adele stava presso il camino, sebbene la primavera fosse di molto inoltrata, coi piedi posati su di uno sgabelletto; era un po’ pallida anch’essa, e come vide il cugino impallidì maggiormente. Alberto le strinse la mano e si assise di faccia a lei.

— Adele, le disse con calma, ho 40 anni, e 32,000 franchi di debiti. Volete esser mia moglie?

— No.