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— Tuo cugino verrà stasera?
— Sì.
E dopo una breve pausa:
— È biondo tuo cugino?
— Sì.
— Alto?
— Sì.
— È bello?
Adele sorrise, e chinò il capo.
La sua amica si voltò verso di lei, la guardò in viso, e disse lentamente:
— L’ami?
— Oh!... esclamò Adele tirandosi bruscamente indietro, e facendosi di fuoco.
Le parole hanno il valore che dà loro chi le ascolta. Tutta la verginità che c’era nel cuore della fanciulla sembrò trasalire a quella domanda. L’altra, ch’era di due o tre anni maggiore di lei, l’abbracciò strettamente, viso contro viso, cullandosi insieme a lei sulla ringhiera, con un movimento di grazia inimitabile, e le susurrò piano all’orecchio: — L’ami?
Ella si voltò all’improvviso, rossa come fiamma, e le stampò un bacio sulla guancia.
— Ed egli ti ama?
Adele rispose senza alzare il capo: — Non lo so.
— Eh, via!
— Non me l’ha mai detto.
— Certe cose non c’è bisogno di dirle.
— O come si fa allora?