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La contessa ammutolì di nuovo. Infine ella gli prese la mano, e gli disse dolcemente con voce commossa:
— Io non vi amo, non posso amarvi, e non vi amerò giammai. Dopo quel ch’è stato fra di noi non possiamo esser altro che amici. — Volete?
Ei strinse la mano ch’ella gli porgeva, senza avere il coraggio di dire una sola parola.
Il giorno dopo Alberti era andato a dire addio alla contessa. Nel momento di lasciarsi ella gli domandò:
— Verrà a trovarmi sul lago?
— Sì.
— Non manchi. Venga fra il 15 e il 20 d’agosto.
E dopo alcuni istanti:
— Adesso cosa farà? Rimarrà a Firenze quest’estate?
— Non lo so.
— Vada in campagna, ai bagni, viaggi. Ella ha bisogno di distrarsi, dia retta alla sua amica.... e sopratutto cerchi d’innamorarsi ma con giudizio, veh! tanto da non perderci la testa.... Addio.