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XXIII.
Dopo alcuni giorni incominciò a susurrarsi dietro il ventaglio che il matrimonio della signorina Manfredini avea inciampato in gravi difficoltà d’interessi. De Marchi era partito per Napoli, allo scopo di facilitare le pratiche presso la sua famiglia; la ragazza si faceva vedere di rado; la mamma era più seria del solito, e mostravasi amabilissima colle amiche più maldicenti.
Alberto e Velleda non s’erano più detta una sola parola. Ella non aveva più la rigida alterezza di una volta, la fermezza dello sguardo, la sicurezza dell’intonazione. — Avea un’aria di vinta. Dinanzi a lui ammutoliva, e chinava gli occhi. Una sera che passeggiando in giardino egli le prese la mano, gliela lasciò. — Così gli si abbandonava.
La contessa Armandi era divenuta intima di casa