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XXII.


La prima volta che Alberto andò ai lunedì della contessa Manfredini parvegli di sorprendere negli occhi di Velleda un’espressione di meraviglia e di dispetto. Ma la giovanetta era troppo bene educata per far scorgere cotesto altrimenti che per sorpresa, e l’accolse con un po’ di freddezza, è vero ma convenevolmente. Non evitava, nè cercava le occasioni di trovarsi sola con lui, e quando ciò avveniva, per caso, ella sapeva starci benissimo, dominando Alberto colla sua calma superba. Gli rivolgeva la parola come a tutti gli altri, nè più nè meno, qualche volta con una sfumatura d’ironia, qualche altra volta con impertinente freddezza, sovente come se volesse col suo contegno domandare tacitamente ad Alberti perchè continuasse a frequentare la sua casa malgrado il suo divieto assai chiaramente espresso. La madre, al contrario, quasi avesse voluto addolcire e far