venti della terra, o il suo ritratto, sparso anch’esso ai quattro venti della terra, tornava a cadere loro sott’occhio. L’avevano tutti, il suo ritratto, nel giornale illustrato, nella vetrina dell’editore, sulle cantonate della via; i fotografi lo tiravano a centinaia di dozzine, ed essa se lo lasciava dietro, in ogni città, a dozzine intere, per tutti quanti, come dava a tutti quanti i tesori del suo canto, le emozioni della sua anima, i segreti della sua bellezza. Perchè accordare delle preferenze quando aveva bisogno dell’ammirazione di tutti? Perchè imporsi certi riserbi, vincolare il suo cuore o il suo capriccio, se doveva mutare amici e paese a ogni mutar di stagione, se nessuno le sarebbe stato grato della costanza, se la sua dignità stessa di donna doveva essere diversa da quella delle altre? E una malinconica dolcezza le veniva da tanti ricordi confusi, nello stordimento e nella vaga lassezza di quell’ora. E sorrideva più volentieri al giovinetto bleso di cui l’adorazione ingenua ridava una specie di verginità a quelle memorie. E il bel Re di cuori, collo sguardo supplichevole, implorava invano da lei quella sera l’occhiata complice che avrebbe dovuto assentire e promettere.... Egli aspettava sempre, paziente e rassegnato, aiutando a porre in ordine lo