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34 | Don Candeloro e C.i |
speso i suoi denari per vedere “i personaggi„ che si azzuffavano sul serio menando botte da orbi, e non don Candeloro, il quale fingeva di prendersi le legnate dal randello imbottito di stoppa e se la rideva poi sotto il naso. Parecchi si buttarono sulla cassetta. Ci fu un piglia piglia fra le guardie e i più lesti di mano. I comici saltarono giù dal palcoscenico, così come si trovavano, mezzo vestiti per la farsa, gridando e strepitando anche loro. Don Candeloro colla camicia di Pulcinella, scappò a correre verso la campagna, al buio, in cerca dei fuggitivi, giurando d’accopparli tutt’e due, se li pigliava.
— Li ho visti io, — disse un ragazzo: ce n’è sempre di cotesti: — Son fuggiti per di qua.
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Martino e la Violante correvano ancora infatti, tanta era la paura. Allorchè incontravano dei carri per la strada, Violante si buttava dietro una siepe, poich’era in sottanina bianca, così come aveva potuto svignarsela mentre vestivasi per la farsa. Martino, più furbo, fingeva d’andare pe’ fatti suoi, o di allacciarsi una scarpa. Poi, quando furono ben lontani, si ac-