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Fra le scene della vita 227

calmo e impenetrabile, in una terribile partita? — Una terribile partita che faceva disertare il ballo e attirava anche le dame nella sala da giuoco. Egli, incontrando gli occhi di lei, tristi e pietosi, le aveva detto allora con un pallido sorriso: — Perchè viene a vedere queste brutte cose, duchessa? — E lei.... — Perchè?... Perchè fa questo, Maurizio? — balbettò essa con un filo di voce. Egli si strinse nelle spalle, chinandosi a baciarle la mano, e non rispose altro, fissandola in viso con gli occhi chiari e fermi, e decisi a tutto.

La notizia del suicidio correva già per i trivi sulla bocca dei venditori di giornali, allorchè il duca entrò nello spogliatoio della moglie colla fatale lettera in mano. Era fermo anche lui, e impenetrabile come quell’altro, nella rovina improvvisa di tutto ciò che aveva formato il suo orgoglio e la sua fede. — Scusatemi, — le disse — se l’ho letta prima di accorgermi che non era diretta a me. Ma riflettete che poteva capitare in mani peggiori. Bruciatela insieme a tutte le altre che dovete avere, e datevi un po’ di rosso, giacchè non posso condurvi al ballo con quella faccia, senza renderci ridicoli voi ed io.

Il ridicolo fu evitato. Se pure i cacciatori di scan-