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Gli innamorati | 205 |
Bruno. — Tuo padre te li metterà sul conto della dote.
Mastro Nunzio il mattino trovando l’uscio aperto si mise a gridare al ladro. Papà Alessi, che passava di là a caso, in quel punto, lo tirò dentro pel braccio e gli disse:
— Non fare strepiti. Non facciamo ridere la gente. Vostra figlia è in casa di mia cugina Menica, rispettata e onorata come una regina.
Il povero Marzà s’era messo a sedere colle gambe rotte. Ma tosto si rimise. Compare Alessi gli offrì una presa, accostò una scranna lui pure, e infine intavolò il discorso.
— Bene. Ora che facciamo?
— Dite voi, — rispose Marzà asciutto asciutto. — Io lo so cosa devo fare.
— È una disgrazia, non dico di no. Gli altri rompono e tocca pagare a noi.
— Chi rompe paga, e chi ne ha ne spende.
Compare Alessi era uomo navigato anche lui, e capì il latino.
— A me non importa infine, — conchiuse mettendosi colle spalle al muro.
— E a me neppure.