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Era venuta dopo, alla povera Agnese, la vocazione di prendere il velo, quando la sua famiglia, caduta in rovina, fu costretta a farla monaca per darle un tozzo di pane.
Prima era destinata al mondo. A casa sua filavano e tessevano la biancheria pel corredo di lei, mentr’essa terminava l’educandato a Santa Maria degli Angeli. Suo padre, Don Basilio Arlotta, l’aveva già fidanzata col figliuolo del dottor Zurlo, un partitone che faceva gola a tutte le mamme del paese, malgrado la bassa nascita. Bel giovane, bianco rosso e trionfante, egli faceva l’innamorato con tutte quante le ragazze. Com’era figlio unico, e Donna Agnesina Arlotta avrebbe portato la nobiltà nei Zurlo, s’era lasciato fidanzare a lei, e aveva preso gusto anche