Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Papa Sisto | 117 |
molino? — Vito Scardo non capiva neppure. — L’acqua? — Il santo? — Il mulino? — E le 20 onze del patrimonio, per pigliar messa? le 20 onze le hai? — aggiunse il guardiano per tagliar corto. — Ah, le 20 onze?...
Come abbia fatto a procurarsele, quel diavolo di Vito Scardo, lo sa Dio e lui. O che siano stati frutti di stola, come dicevano le male lingue, denari rubati allo stesso San Francesco, messi da parte sulla cerca, in barba a lui; o che la vedova Brogna abbia fatto anche questa, e si sia lasciato toccare il cuore; o sia stata infine carità fiorita di qualche altra benefattrice, che tirava anime a salvamento — la Scaricalasino vendè allora un pezzo di terra, suo di lei. — Il fatto è che all’impensata saltò fuori il padre di Vito Scardo, Malannata, uno che il soprannome stesso diceva chi fosse, povero e pezzente che avrebbe cavato la pelle piuttosto al suo figliuolo per rattoppare la sua, e mise fuori i denari del patrimonio. — Qui, ecco le 20 onze! — Il guardiano, che cercava pretesti ancora, voleva sapere donde venivano e donde non venivano. Ma Vito Scardo che piangeva di tenerezza e di gratitudine, abbracciando gnor padre e baciandogli le mani, abbrancò il suo gruzzolo