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Di commedianti come Vito Scardo non ne nascono più a Militello, massime dacchè fu toccato dalla grazia, e da povero diavolo arrivò ad essere guardiano dei cappuccini, come Papa Sisto.
Dopo aver provato cento mestieri — e averne fatte d’ogni colore anche, dicevasi, colla donna e la roba altrui — ridotto colle spalle al muro, malandato di borsa e di salute, Vito Scardo capì alfine: — Qui bisogna mutar strada.
Era l’anno della fame per giunta, che i seminati, dal principio, dissero chiaro che si voleva ridere quell’inverno, e tutti quanti, poveri e ricchi, si strappavano i capelli, alla raccolta. Vito Scardo stava bestemmiando anche lui nell’aia di massaro Nasca — compare Nasca sfogandosi coi figliuoli a pedate —