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ciò a raccogliere le sue carte, e disse al giovine di studio, quello della iettatura:

— Don Serafino, avete sentito? Noi possiamo levar l’incomodo.

— Mi dispiace per voi, caro notaio....

— Ma infine, si può sapere?... — domandò padre Carmelo.

— Cosa volete saper voi che non c’entrate? — rispose don Nunzio sgarbatamente.

— Guardi in che stato è quella povera ragazza! — aggiunse la marchesa.

Nina rispose, concitata:

— No! no!...

— E mio figlio? — esclamò Rametta, picchiandosi il petto come dinanzi al confessore. — Son padre anch’io! Lo so io cosa c’è qui dentro!... Ma che rosolio! — disse bru-