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Giunsero in quel mentre il notaio Zummo, padre Carmelo, e un altro, vestito di nero, che aveva la faccia di iettatore. Il padre Carmelo, ch’era di casa, cominciò a vociare fin dall’uscio:
— Deo gratias?... Ho trovata la porta aperta.... Si vede ch’è festa in chiesa!
— Festa in chiesa e festa in cucina! — rispose don Rocco ridendo e battendogli sulla pancia. — Siete venuto all’odore, padre Carmelo?
— E voi, no? E il notaio Zummo, qui?...
Il notaio ch’era venuto in funzione, col soprabito nero e la spilla di diamanti, non gustò lo scherzo:
— Eh? che cosa? Di che ridete, don corvo?